LUCCA - Nel 2023 nessuno in Regione ha fatto meglio della provincia lucchese, con il 77,48% di raccolta. Seconda Prato (71%), terza Massa-Carrara (69,81%).
Il 77,48% di raccolta differenziata. Una percentuale alta, che rappresenta il massimo raggiunto tra le province toscane nel 2023. E questo primato appartiene a Lucca. È infatti la provincia lucchese la più virtuosa per quanto riguarda la suddivisione dei rifiuti, secondo i dati diffusi dalla Regione Toscana. La cifra si mantiene stabile rispetto a quella registrata nel 2022, all’interno di un quadro regionale in cresciuta. La raccolta differenziata in Toscana, nel 2023, si è attestata al 66,64%, con un incremento di 0,7 punti percentuali rispetto all’anno precedente.
Tornando alle province, dietro Lucca si pazza Prato con il 71% di differenziata. Podio chiuso da Massa Carrara, con il 69,81%. A seguire Pisa, Firenze, Siena, Pistoia, Livorno e Grosseto. Maglia nera per Arezzo, con il 56,52% di differenziata. Tra i singoli comuni spicca Montecarlo, quarta in Toscana con 87,41%, ma anche Capannori (87,09%). Il Comune di Lucca invece si ferma a quota 81,49%, dietro ad altre realtà provinciali come Massarosa e Seravezza. Viareggio è al 70,42%, Castelnuovo Garfagnana al 58,01%.
“La Toscana porta avanti politiche per uno sviluppo sostenibile, ed in questo contesto la gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti è imprescindibile – ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani – Abbiamo scelto di sostenere e incrementare la raccolta differenziata come strumento principale per fare del rifiuto una nuova miniera di materia prima. I risultati si vedono, con meno rifiuti ma soprattutto meno indifferenziato. Sono fiero della sensibilità dimostrata dalle nostre amministrazioni e dai nostri cittadini, veri protagonisti di questa svolta positiva verso un’economia sempre più circolare”.
“La Toscana – dichiara l’assessora regionale all’ambiente Monia Monni – ha imboccato con forza la strada dell’economia circolare e i risultati di progressivo miglioramento delle raccolte differenziate e di riduzione della produzione dei rifiuti sono lì a testimoniarlo e rappresentano un merito che va riconosciuto, in primis, alle cittadine e ai cittadini toscani, sempre più attenti all’ambiente e ai propri responsabili comportamenti individuali, e poi a tutto il sistema istituzionale, dai Sindaci ai gestori pubblici, che continuano a promuovere e a mettere in campo serie politiche di sostenibilità sul territorio. Desidero anche rivolgere un sincero ringraziamento all’Agenzia Regionale Recupero Risorse che grazie al proprio quotidiano operato svolge un ruolo fondamentale per tutto il sistema toscano rispetto al monitoraggio dei complessi dati che gravitano intorno al mondo dei rifiuti”. “Adesso – prosegue Monni – serve compiere un ulteriore passo in avanti per imprimere l’accelerazione decisiva rispetto al percorso in atto. Può essere fatto approvando il nuovo Piano dell’Economia Circolare, uno strumento fondamentale per dare forza e sempre maggiore solidità alle politiche toscane in materia di conversione ecologica. Abbiamo infatti il dovere di accompagnare l’impegno individuale e collettivo con scelte coraggiose e lungimiranti. Dopo un lunghissimo lavoro durato anni, per il quale ringrazio tutti gli uffici regionali e il Consiglio regionale, in particolare la IV Commissione consiliare, possiamo dimostrare che ancora una volta Regione Toscana è pronta a fare la sua parte con e per i toscani.”