LUCCA - A dirlo è stato l'assessore di Lucca Moreno Bruni, a margine della intitolazione nel parco giochi di San Marco alla vittima delle foibe Norma Cossetto, diventata il simbolo della tragedia delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata.
Un parco giochi per ricordare una delle grandi tragedie che hanno coinvolto il nostro Paese nel corso del Novecento. È quello di San Marco, che l’amministrazione di Lucca – su input del consiglio comunale – ha deciso di intitolare alla memoria di Norma Cossetto, medaglia d’oro al merito civile e diventata il simbolo del dramma delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Cossetto, istriana nata a Visinada il 17 maggio 1920 e morta ad Antignana il 5 ottobre 1943, fu una studentessa universitaria italiana uccisa da partigiani jugoslavi nel 1943 nei pressi della foiba di Villa Surani.
Alla cerimonia erano presenti il coordinatore provinciale di Fdi Riccardo Giannoni, il consigliere regionale Vittorio Fantozzi, il primo cittadino lucchese Mario Pardini, il vicesindaco Fabio Barsanti, e gli assessori Mia Pisano e Moreno Bruni. Al termine della cerimonia quest’ultimo ha affermato che l’intitolazione a questa “italiana che ha perso la vita la Seconda Guerra Mondiale ricorda un po’ tutti i caduti delle guerre e dei conflitti. Quindi da questo posto, dedicato ai bambini e alle mamme, parte un ricordo che tutte le guerre provano tanti dolori, lontano da ideologie e lontano da idee. Da Lucca un messaggio di pace”.