LUCCA - La seduta si è svolto a Palazzo Santini martedì. Il centrodestra: "Esula dalla competenza territoriale", il centrosinistra: "Miopia politica".
È polemiche sul consiglio comunale aperto sul conflitto in Medio Oriente che si è tenuto martedì 12 novembre a Palazzo Santini a Lucca. Una seduta nel quale si sono svolti molti interventi, ma solo degli ospiti, come quello di Giorgio Gallo, presidente del corso di laurea di Scienze per la pace all’Università di Pisa, o Alessandra Vecoli del Forum per la Pace di Lucca. Il motivo? L’abbandono dell’aula da parte del centrodestra al termine della prima fase del consiglio, quella dedicata, appunto, agli interventi esterni. Una decisione che non ha permesso la discussione di eventuali ordini del giorno.
“Non riscontriamo – hanno spiegato i capogruppo della maggioranza lucchese attraverso una nota letta dal consigliere Fava – la necessità di effettuare un Consiglio straordinario dedicato a queste tematiche, che esulano dalla competenza territoriale dell’emiciclo. Non è con interventi spot che ci si fa portatori di messaggi di pace e richieste di soluzioni al Governo”. “Questo non significa alzare le spalle di fronte ad una questione di rilevanza assoluta – continuano -, ma semplicemente riconoscere che non è questa la modalità congrua per trattare l’argomento”.
“Siamo rimasti davvero allibiti – è invece la risposta della minoranza – nel constatare che la maggioranza di destra ha deciso di abbandonare l’aula. È vero, si tratta di problemi che non si risolveranno con una seduta del Consiglio Comunale, ma è anche vero che siamo soggetti politici e non solo amministratori”. L’atteggiamento tenuto dai gruppi di destra è irrispettoso verso il consiglio comunale” e rappresenta “una vera e propria miopia politica”.