MOLAZZANA - Sulla nostra montagna, in valle del Serchio, l'Associazione Sportiva ricreativa di Cascio partecipa con successo al recupero dei terreni abbandonati per farne campi di grano.
E’ grazie ad un progetto proposto dal Gal Montagna Appennino che alcune associazioni e comunità dei territori dell’area di riferimento hanno potuto prendere possesso di terreni non coltivati e quindi abbandonati e trasformarli in coltivazioni.
Tra coloro che hanno aderito al progetto c’è Cascio dove l’associazione Sportiva Ricreativa si è aggiudicata il bando e ha messo subito in pratica quelle che sono le finalità del progetto: a due passi dal centro storico si trovavano questi terreni che da anni erano abbandonati; completamente invasi da rovi e vegetazione di ogni genere; ecco allora la possibilità di recuperarli e procedere con la semina; una volta ripuliti e fresati è arrivato il momento più importante: quello della semina. In questo caso viene fatta nel rispetto della tradizione seminando a mano come nel passato. Giuliano, come vediamo, cerca di distribuire in modo omogeneo su tutto il perimetro i chicchi di questo grano antico. La regola vuole che per ogni palmo (20 cm circa) ci devono essere almeno 20 chicchi di grano.
Dopo la semina è stata necessaria una passata molto marginale con la fresa tanto per nascondere il grano seminato