Viareggio - Come ogni 29 del mese i familiari delle vittime si sono ritrovati alla casina dei ricordi, questa volta per sollecitare la Corte di Cassazione ad emettere le motivazioni della sentenza di appello bis
A 184 mesi dalla strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009, i familiari continuano a andare alla Casina dei Ricordi ogni 29 del mese per non dimenticare. Con loro c’era anche una rappresentanza dei bagnini viareggini. Stavolta vogliono inoltre sollecitare la Corte di Cassazione ad emettere le motivazioni della sentenza sull’appello bis. “Siamo ancora qua perché comunque il procedimento penale non è ancora terminato -scrivono in una nota – E’ necessario l’appello ter, il sesto grado di giudizio, per ben quantificare le pene per i colpevoli (tradotto: non vogliono proprio mandarli in galera)”.
“Allora chiediamo, dove si trovano le motivazioni della seconda Cassazione, il quinto grado di giudizio, dove viene sancita e ribadita la colpevolezza degli imputati? Sono arrivate a Firenze? Se sì, sono state calendarizzate? Oppure sono sempre a Roma?”, “sappiamo bene – continuano – che nel prossimo appello i nostri avvocati non avranno voce in capitolo, ma noi ci saremo comunque per vigilare, perché la cosa ci riguarda ancora, perché non è ancora finita e noi vogliamo e dobbiamo vedere la fine”. E’ previsto a breve anche un presidio di fronte al Tribunale di Firenze.