Mezgoui, c’è l’ok della Procura al rimpatrio della salma

Mezgoui, c’è l’ok della Procura al rimpatrio della salma

Cinzia Chiappini

di Cinzia Chiappini

Viareggio - La Procura di Lucca ha autorizzato il rimpatrio della salma di Nourdine Mezgoui, l’uomo investito in Darsena dalla donna che aveva appena derubato.

Tornerà a giorni a Casablanca, dalla sua famiglia, la salma di Nourdine Mezgoui, il senza tetto morto l’8 settembre dopo essere stato investito su un marciapiedi di Via Coppino da Cinzia Dal Pino, l’imprenditrice balneare viareggina che lui stesso aveva appena derubato della borsa. Il nulla osta arriva a quasi un mese dalla tragedia, soprattutto a causa delle difficoltà nell’accertare la reale identità della vittima. Da vent’anni in Italia, Mezgoui si era sempre spacciato per algerino, usando il falso nome di Said Malkoun. Il clamore mediato sollevato a livello nazionale dalla vicenda ha fatto sì che la notizia della sua morte arrivasse anche in Marocco dove le tre sorelle si sono attivate, anche attraverso una televisione nazionale, per chiedere giustizia. Dopo la conferma dell’identità da parte delle autorità di Casablanca, quindi, nei giorni scorsi la Procura di Lucca ha autorizzato il rimpatrio della salma che già la prossima settimana, potrà tornare dalla famiglia in Marocco. Intanto proseguono le indagini preliminari per fare chiarezza su quanto accaduto lo scorso 8 settembre. Oltre all’esito degli accertamenti sull’auto e sul cellulare dell’imprenditrice viareggina, si dovrà attendere la relazione sull’autopsia per cui il consulente medico incaricato dal Pm ha chiesto tempo fino alla metà di novembre.