Massarosa - Il Comune di Massarosa e la Provincia di Lucca sono stati ammessi come parti civili al processo Keu. Insieme ad altri enti pubblici, inclusa la Regione Toscana, e a una nutrita schiera di associazioni e cittadini, saranno protagonisti del dibattimento e potranno chiedere di essere risarciti per i danni causati dagli inquinanti.
Da quattro giorni anche il comune di Massarosa e la Provincia di Lucca sono ufficialmente parte attiva del processo Keu. Il Giudice per l’Udienza Preliminare ha respinto le eccezioni sollevate dalle difese degli imputati e ha ammesso comune e Provincia tra le parti civili del processo che vede indagate 24 persone e 6 società per lo smaltimento abusivo del residuo di produzione derivante dal trattamento dei fanghi prodotti dagli scarti della concia delle pelli. Materiale altamente inquinante, interrato illegalmente in 13 siti toscani, di cui uno situato nei pressi dell’area artigianale di Montramito a Massarosa. Ma il comune di Massarosa e la provincia di Lucca non si limiteranno a chiedere conto dei reati commessi sul loro territorio. Il caso Keu era esploso nel 2021 grazie ad alcuni cittadini che avevano segnalato all’Arma dei Carabinieri il sospetto e sistematico sversamento di liquami delle concerie del distretto di Santa Croce sull’Arno, in provincia di Pisa. Da quelle denunce è scaturito un processo, iniziato ufficialmente lo scorso 12 aprile, che vede tra i reati contestati quelli di traffico illecito di rifiuti, inquinamento ambientale, corruzione, indebita erogazione di fondi pubblici e falso.