Bronzi, a vuoto il primo tentativo di recupero

Bronzi, a vuoto il primo tentativo di recupero

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

Pietrasanta - Le autorizzazioni per il recupero delle riproduzioni dei Bronzi di Riace - nell'ambito del progetto Rewind - sono arrivate in un momento in cui però le maree hanno ricoperto le statue. Sarà dunque necessario attendere una nuova mareggiata per un nuovo tentativo

 

Impossibile, per adesso, procedere alla rimozione delle riproduzioni dei Bronzi di Riace che erano state posizionate in mare accanto al pontile di Tonfano. Le autorizzazioni alla ditta Lenci Sub – incaricata delle operazioni – sono arrivate in un momento in cui, però, le condizioni meteo marine hanno fatto sì che sulle statue si depositasse circa mezzo metro di sabbia, rendendone impossibile il sollevamento.

Il sub specializzato in questo genere di interventi ha operato per tutta la mattina cercando di aspirare i sedimenti in modo da agganciare le statue e sollevarle ma inutilmente: l’ultima mareggiata ha ricoperto completamente sia le opere che i loro ancoraggi.

Sarà dunque necessario attendere una nuova mareggiata che smuova il fondale quel tanto che basta per liberare parzialmente i bronzi, sperando che la burocrazia renda possibile un intervento più immediato.

L’affondamento delle copie dei Bronzi, realizzati dalla fonderia Del Chiaro, è parte del progetto Rewind, commissionato e finanziato dalla stessa fonderia e volto a capire l’effetto corrosivo delle acque del Tirreno sul bronzo di queste riproduzioni.

Un progetto che suscitò grande interesse sia nel mondo scientifico che artistico e che vide alla sua apertura, nell’agosto del 2022 anche la presenza di Vittorio Sgarbi.

Già nel dicembre dello stesso anno una mareggiata ricoprì completamente le copie che tornarono però visibili nel gennaio del 2023. La speranza è che l’evento si ripeta a breve.