Carrara - Apuane Libere si mobilita per chiedere ufficialmente l’esclusione di Carrara dal concorso del Ministero che assegnerà, tra pochi giorni, il titolo di Capitale dell'Arte Contemporanea.
A pochi giorni dalla decisione finale, mentre la politica carrarese si concentra con orgoglio sulla candidatura di Carrara a Capitale italiana dell’arte contemporanea per il 2026, l’organizzazione di volontariato Apuane Libere si mobilita per chiedere ufficialmente l’esclusione della città del marmo dalla competizione in cui è finalista. L’associazione ha infatti redatto e inviato un dossier al Ministero della Cultura, completo di fotografie, sostenendo che “questa candidatura rappresenta una vergognosa mistificazione della realtà”.
Secondo Briccolani, la vera contemporaneità di Carrara non risiede nell’arte, ma nelle malattie legate a decenni di inquinamento derivante dall’estrattivismo, dalle attività chimico-industriali, da quelle portuali, dal degrado degli edifici pubblici e dalla distruzione del paesaggio e della cultura.