Convegno a Lucca per parlare delle migrazioni del passato e del futuro

Convegno a Lucca per parlare delle migrazioni del passato e del futuro

Redazione

di Redazione

LUCCA - L'incontro si è svolto a Palazzo Ducale nell'ambito del festival "I Musei del Sorriso".

Il passato e il futuro che si intrecciano attorno a un unico tema cardine: le migrazioni. Si intitola “L’eredità delle migrazioni italiane. Conservare la memoria della storia e del presente” l’appuntamento storico-scientifico al Palazzo Ducale di Lucca, organizzata dalla Fondazione Paolo Cresci insieme al Centro Altreitalie di Torino, e all’interno della terza edizione del festival “I Musei del Sorriso”.

Tra gli ospiti, alcuni dei più importanti studiosi sull’emigrazione italiana da varie università della penisola e non solo. Da Milano, Pisa, Verona e Udine, fino a Toronto. All’indagine di tipo storico si unisce quella sugli scenari futuri riguarda alla migrazione italiana, soprattutto quella dei giovani.

All’inaugurazione presenti Marcello Pierucci, Presidente della Provincia di Lucca, Mario Pardini, Sindaco del Comune di Lucca, Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana e Ave Marchi, Presidente Fondazione Paolo Cresci.

“Anche se spesso marginalizzata nel dibattito pubblico, la ricerca sui fenomeni migratori non è rimasta insensibile ai repentini cambiamenti degli ultimi anni. Ha continuato a riflettere sia sulle migrazioni del passato sia su quelle attuali – afferma Maddalena Tirabassi, direttrice del Centro Altreitalie di Torino -. In un’epoca di mobilità crescente, documentare, studiare e preservare le esperienze migratorie è un compito cruciale per comprendere le dinamiche che hanno plasmato la nostra storia. Oggi, grazie alla tecnologia, abbiamo anche l’opportunità di conservare le testimonianze contemporanee per la futura ricerca sulle migrazioni italiane”.

“Lucca accoglie un convegno in cui alcuni dei più noti studiosi dell’emigrazione si interrogano sulle vicende di oltre 27 milioni di Italiani che in 100 anni di storia nazionale hanno deciso di trovare all’estero migliori condizioni di vita e sugli esisti di questo fenomeno nell’attualità – spiega Ave Marchi Presidente Fondazione Paolo Cresci -. Una storia, quella attuale, dai risvolti drammatici: siamo tornati ad essere terra di emigrazione: tantissimi, giovani, spesso con livello di istruzione superiore, lasciano il nostro Paese attratti dalle opportunità di lavoro e dalla meritocrazia che, a differenza dell’Italia, trovano all’estero. Una sconfitta per il nostro paese, una sfida che le istituzioni devono raccogliere”.