Toscani nel mondo: a Bagni di Lucca la percentuale più alta tra i comuni non capoluogo

Toscani nel mondo: a Bagni di Lucca la percentuale più alta tra i comuni non capoluogo

Redazione

di Redazione

LUCCA - La città barghigiana è davanti a Pontremoli, Castelnuovo di Garfagnana, Fivizzano, Barga e Capannori. Lucca prima per incidenza tra i capoluoghi di provincia

Bagni di Lucca, Pontremoli, Castelnuovo di Garfagnana, Fivizzano, Barga e Capannori. Sono questi i comuni toscani non capoluoghi di provincia che presentano le percentuali più alte di corregionali all’estero. A dirlo è il Rapporto Migrantes del 2023 sugli italiani nel mondo, svelato durante l’incontro Toscani nel Mondo, tenutosi a Lucca giovedì 12 settembre.

Nello specifico Bagni di Lucca di Lucca primeggia con il (53,6%), davanti a Pontremoli (43,4%), Castelnuovo di Garfagnana (25,7%), Fivizzano (24,0%), Barga (18,6%), Capannori (16%). Lucca rappresenta invece a livello regionale il capoluogo di provincia con l’incidenza percentuale superiore, pari al 14,2% della popolazione per un totale di 12.610 presenze. Firenze ha più presenze con 40.539, ma un’incidenza in linea con la media regionale del 6,2 %.

Sempre secondo il Rapporto Migrantes, i toscani all’AIRE sono attualmente 214.121 e il paese con il numero più alto di corregionali all’estero è il Brasile con 28.377 presenze, seguita dall’Argentina. In Europa invece il Regno Unito è il primo della classifica con 22.710 presenze, davanti a Svizzera, Francia e Germania.

 

 

 

 

“Dobbiamo contrastare ed evitare la dispersione dell’associazionismo dei toscani all’estero”. È l’impegno prioritario che il presidente Giani indica riguardo alle politiche della Regione in questo ambito aprendo i lavori della Giornata annuale dei toscani nel mondo che si svolge questa mattina nel complesso San Micheletto di Lucca, storica “capitale” dell’emigrazione di un tempo.

“La dispersione è il pericolo maggiore”, argomenta Giani, perché mette a rischio “una risorsa fondamentale per l’identità e la valorizzazione della Toscana e dei suoi legami straordinari”, che ancora oggi “sono presenti in tutti e i continenti del mondo”.  “I toscani nel mondo – aggiunge – , si ritrovano in molte realtà protagonisti di una storia che deve essere conosciuta, studiata e valorizzata e su questo la Regione Toscana promette impegno”.

“In questo periodo abbiamo cercato di creare le condizioni per poter sviluppare una attività più intensa dei toscani nel mondo”, ricorda il presidente, che annuncia risorse con le prossime variazioni di bilancio per sviluppare iniziative”.

Giani, nel suo intervento, si sofferma sulla rilevanza attuale del ruolo della presenza italiana all’estero riguardo alla “promozione turistica e allo sviluppo economico attraverso attrazione investimenti e cooperazione” e accoglie la proposta di Ilaria del Bianco, presidente dell’associazione dei Lucchesi nel mondo, la più importante associazione di toscani all’estero, di rendere più frequenti le occasioni di incontri in presenza tra i coordinatori delle associazioni.

Quello di oggi a Lucca è l’incontro principale per far il punto dell’emigrazione della Toscana “vecchia” e “nuova”. Un momento molto partecipato in cui sono presenti numerosi rappresentanti e studiosi dei fenomeni di migrazione. Il sindaco Mario Pardini ha portato i saluti della città e nel pubblico siedevano l’assesosre regionale Stefano Baccelli, i consiglieri regionali Riccardo Baldini e Mario Puppa, quest’ultimo membro del consiglio dei Toscani nel mondo e a cui sono state affidate le conclusioni della prima parte dei lavori.