CAMAIORE - Udienza di convalida per Katia Pereira Da Silva accusata di omicidio stradale plurimo e lesioni gravissime per il tragico incidente di mercoledì in via Italica. Il Gip ha confermato gli arresti domiciliari. Ancora giallo sulla dinamica.
Resta agli arresti domiciliari, ma senza braccialetto elettronico, Katia Pereria Da Silva, la 44enne di origini brasiliane accusata della strage avvenuta in strada mercoledì sera a Lido di Camaiore, dove due ragazze tedesche sono morte sul colpo e altre cinque persone sono rimaste ferite. Così ha stabilito il Gip di Lucca al termine dell’udienza di convalida dell’arresto durante la quale la donna ha affermato – tra le lacrime – di non ricordare niente di quei momenti.
Escluso che fosse sotto l’effetto di alcol o di droga – stando ai risultati dei narcotest – per la difesa della donna (incensurata, madre di tre figli e residente a Viareggio da dieci anni) non resta che l’ipotesi di un malore che avrebbe causato la perdita di controllo dell’auto. Un’altra pista è quella di un’anomalia meccanica o elettronica della Mercedes GLA sulla quale la Polizia sta eseguendo delle perizie per fare chiarezza sulle ragioni di quella folle corsa in strada.
Intanto a Camaiore è stato il giorno del lutto cittadino, proclamato dal sindaco in segno di cordoglio per Jasmine Bousnina, 18 anni da compiere, e Elis Donmez, 19 anni, le due studentesse di Duisburg in gita scolastica con i compagni. Un minuto di silenzio è stato osservato simbolicamente negli uffici comunali dove i dipendenti si sono fermati. Luci spente e stop alle attività anche in diversi esercizi del centro e del mercato settimanale.
Mentre il sindaco ha sentito in videoconferenza il primo cittadino di Duisburg Soren Link, la comunità locale camaiorese è ancora incredula per quanto accaduto.