Concessioni balneari, la patata bollente ora è dei comuni

Concessioni balneari, la patata bollente ora è dei comuni

Cinzia Chiappini

di Cinzia Chiappini

Camaiore - Effetto tsunami per il ricorso presentato dal governo nazionale alla Corte Costituzionale contro la legge messa a punto dalla Regione Toscana sulle concessioni balneari. Dalla delusione degli operatori alle grane per le amministrazioni comunali, vediamo tutte le conseguenze dell’impugnativa

L’estate 2024 si avvia alla conclusione e per i balneari è un finale di stagione da serie tv, con colpi di scena clamorosi che anticipano già i capitoli successivi. Peccato che non si tratti di una fiction ma di una diatriba giuridica dalla quale dipendono le sorti di centinaia di aziende, solo tra la Versilia e la Costa apuana. In Versilia a oggi sono già una trentina gli stabilimenti che si sono rivolti ai comuni per intraprendere il percorso tracciato dalla Regione. Ma non tutte le amministrazioni avranno gli stessi problemi di quelle Toscane. Se la norma toscana sugli indennizzi dovesse essere dichiarata incostituzionale, si creerebbe un precedente a livello nazionale in grado di invalidare tutti i provvedimenti regionali. A quel punto la quantificazione degli indennizzi avverrebbe secondo quanto stabilito dal governo, con il decreto legge 131/2024 che limita gli indennizzi agli investimenti degli ultimi 5 anni.