Caos spiagge, scatta la corsa per blindare le concessioni

Caos spiagge, scatta la corsa per blindare le concessioni

Federico Conti

di Federico Conti

Dopo il via libera della Regione agli indennizzi (del valore reddituale) per i concessionari uscenti, in Versilia è scattata la corsa all'atto formale. Circa una trentina fra Viareggio e Pietrasanta i balneari pronti a chiedere il rinnovo della concessione a fronte di nuovi investimenti. Ma col rischio di perderla.

E’ corsa all’atto formale tra i balneari della Versilia. All’indomani dell’approvazione da parte della Regione Toscana delle linee guida per il rilascio delle concessioni e la determinazione degli indennizzi, molti titolari di stabilimenti hanno deciso di approfittare delle condizioni più vantaggiose offerte dalla legge regionale che – a dispetto del decreto legge varato a fine agosto dal Governo Meloni – offre ai concessionari uscenti un indennizzo del valore reddituale dell’azienda. In poche settimane sono alcune decine le richieste di apertura di atto formale: parliamo di una procedura amministrativa pubblica che consente il rinnovo della concessione fino a 20 anni attraverso un bando pubblico a fronte di investimenti effettuati sullo stabilimento.

Il salvagente dell’atto formale non convince tutti. Se a Viareggio e a Pietrasanta in pochi giorni siamo già ad una trentina di bagni pronti a presentare la domanda (e molti altri starebbero seguendo), a Forte dei Marmi è l’amministrazione a scoraggiare questa procedura. Ma c’è davvero il rischio di ricorsi oppure che la legge nazionale, più restrittiva in tema di indennizzi, alla fine prevalga?

Lo spettro delle gare per i balneari intanto è sempre  più reale. Lo confermano i tre atti formali aperti a inizio anno a Camaiore dove di recente si è presentato un Consorzio di Roma che si è inserito nella gara per il rinnovo delle concessioni di tre stabilimenti balneari lidesi. Il Comune dovrà quindi aprire una selezione tra le due offerte, secondo i criteri che la Regione Toscana per stabilire il nuovo titolare.