VIAREGGIO - Alla vigilia della consegna delle firme raccolte (circa un milione) per il referendum abrogativo della legge Calderoli, l'ex Vice ministro dell'Economia Stefano Fassina è intervenuto per spiegare i pericoli della riforma anche per le regioni del nord Italia.
L’Autonomia differenziata? Fa male anche al Nord. La tesi è dell’economista Stefano Fassina, già deputato e Vice ministro del Tesoro, arrivato a Viareggio alla sala della Lega Fra Maestri d’Ascia e Calafati per spiegare – in un’iniziativa promossa dal Pd della Versilia – le ragioni del no alla legge approvata a giugno in Parlamento.
Pur riconoscendo che il peccato originale della svolta federalista sia arrivata con la riforma costituzionale del 2001 voluta e approvata dal centrosinistra, Fassina – anticipando alcuni passaggi del suo libro- spiega quali sono i rischi per il Paese (comprese le regioni settentrionali) se la legge Calderoli – voluta dalla Lega – non venisse fermata.
Giovedì saranno depositate in Cassazione le firma raccolte per il referendum abrogativo (100mila quelle raccolte in Toscana). Entro il 20 gennaio la Consulta si pronuncerà sull’eventuale ammissibilità dei quesiti.