LUCCA - Una lapide per ricordare i 28 preti, religiosi e chierici catturati e uccisi dai nazisti nella provincia di Lucca, ad 80 anni dal passaggio del fronte della seconda guerra mondiale sul nostro territorio. La cerimonia di inaugurazione si è svolta al palazzo arcivescovile, alla presenza del cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
Una lapide per ricordare i 28 preti, religiosi e chierici catturati e uccisi dai nazisti nella provincia di Lucca, ad 80 anni dal passaggio del fronte della seconda guerra mondiale sul nostro territorio. La cerimonia di inaugurazione si è svolta al palazzo arcivescovile, alla presenza del cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana, dell’arcivescovo di Lucca Paolo Giulietti, di Pisa Paolo Benotto e di Massa Carrara e Pontremoli, Mario Vaccari e delle autorità cittadine e provinciali.
La ricerca storica per l’individuazione esatta dei religiosi trucidati, oltre a quelli più noti come don Aldo Mei ed i certosini di Farneta, è stata condotta da Gianluca Fulvetti, docente di storia contemporanea all’Università di Pisa e vicepresidente dell’Istituto storico della resistenza di Lucca.
Ma in un momento storico così complesso qual è il messaggio di speranza che può arrivare da una memoria come questa ?
Per la diocesi e la provincia di Lucca la lapide è un contributo importante per ricordare l’altissimo prezzo pagato dalla chiesa lucchese e versiliese per difendere i valori della pace e della fratellanza durante la guerra.