Vinaria, un bel viaggio a ritroso nel tempo, del ciclismo eroico che fu

Vinaria, un bel viaggio a ritroso nel tempo, del ciclismo eroico che fu

Guido Casotti

di Guido Casotti

PIANA DI LUCCA - "Vinaria" è uno degli eventi più suggestivi e particolari del mese di agosto. La ciclostorica, nata nel 2016 su iniziativa del popolare "Carube", al secolo Roberto Lencioni, si poneva l'obiettivo di dar modo ai partecipanti di vivere un week end all'insegna del divertimento, della natura e delle bellezze del territorio. Partecipanti anche dagli antipodi del mondo.

La bicicletta è stata la protagonista principale avendo un ruolo primario anche perchè lo stesso ideatore viene e appartiene a quel mondo. Erano due i percorsi da affrontare: il Divino di 43 km e l’Intrepido di 78 km ai quali su è aggiunta la novità del più agevole Family di soli 20 km. Suggestive le zone attraversate: dalle monumentali mura di Lucca ai territori limitrofi di Capannori e Porcari. Anche questa ottava edizione è perfettamente riuscita. Lo si evince anche dalle parole del popolare Carube. Una sorta di viaggio nel tempo poichè si poteva partecipare a Vinaria 2024, valida come prova del circuito Coppa Toscana Vintage, solo con biciclette costruita prima del 1987 e attrezzate con puntapiedi e cinghietti, filo dei freni collocato all’esterno del manubrio e leve del cambio sul tubo obliquo.

Qualcosa ormai di passato mentre di antico trasudavano le tre bici che Carube aveva portato a far bella mostra di sè: una FSA, autentico pezzo da museo del 1914 agli albori del ciclismo, una Legnano del 1958 e una Bianchi degli anni ’60, il top dell’epoca. E poi le maglie: la rosa del Giro e la gialla del Tour e quella iridata di Saronni campione del mondo a Goodwood nel 1982 e naturalmente anche quella di Cicli Carube. Appuntamento al prossimo anno per la nona edizione in attesa di quella della stella fissata per il 2026.