VIAREGGIO - I primi esami sul cadavere trovato in Darsena escluderebbero tra le cause della morte quelle riconducibili a delitti efferati o violenze
Il primo esame effettuato sia dal medico del 118 intervenuto giovedì pomeriggio con l’automedica ed un’ ambulanza in Darsena in via Salvatori dove è stato rinvenuto il cadavere di un uomo, in avanzato stato di decomposizione, non aveva evidenziato che ci fossero segni di violenza anche se sarà l’autopsia a sciogliere definitivamente ogni dubbio. Ad avvallare la tesi del medico sono stati poi i carabinieri della compagnia di Viareggio intervenuti sul posto che hanno effettuato altri ulteriori accertamenti, ed anche loro come ha confermato il comandante Marco Colella anche lui arrivato insieme ai colleghi della scientifica nel pomeriggio di giovedì avvallano la tesi che non si sia trattata di una morte violenta. Il cadavere del 59enne di nazionalità marocchina Said Bahara è stato trovato all’interno di una roulotte situata in un’area nei pressi della ex piscina comunale a Viareggio da parte di un connazionale El Hassan che non lo vedeva da qualche giorno ed è stato attratto da un odore nauseante che proveniva dallo spazio dove anche lui dorme ed ha dato l’allarme. La morte potrebbe risalire a un mese fa, sulle cause non è esclusa l’ipotesi di un malore, ma per fare chiarezza come detto sarà quasi certamente disposta l’autopsia. Questo episodio pone il problema dei diversi senza tetto presenti in città che trovano riparo ovunque e nella zona dell’ex piscina comunale sono presenti diversi camper e roulotte dove vivono questi soggetti nel degrado più totale.