Ad ERSU lo smaltimento del residuato bellico del Forte

Ad ERSU lo smaltimento del residuato bellico del Forte

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

Forte dei Marmi - Dopo il nulla osta del nucleo SDAI della Marina e l'esito negativo delle misurazioni di radioattività, si è proceduto allo smaltimento della parte di siluro marino spiaggiato alla spiaggia libera di Forte dei Marmi

 

Si è dovuto attendere il nulla osta del nucleo SDAI degli artificieri di La Spezia per poter procedere alla rimozione del residuato bellico portato in secca sulla spiaggia libera di Forte dei Marmi la sera di sabato scorso.

Un avvenimento che ha creato non poco caos durante la prima domenica di agosto dato che gli artificieri, per poter effettuare un’ispezione accurata del grosso cilindro di metallo – risultato poi essere parte del sistema di propulsione di un siluro – hanno dovuto evacuare un’area di 200 metri di raggio, con i tantissimi turisti presenti in spiaggia che hanno dovuto sgomberare per più di un’ora le proprie postazioni.

Una volta appurato che il residuato non aveva potenzialità esplosive, lo smaltimento è stato affidato ad ERSU che, nella mattinata, ha effettuato i rilievi di radioattività, obbligatori in questi casi per poter trasportare il metallo nelle stazioni di smaltimento.

Il tecnico incaricato, dopo l’ispezione, ha confermato l’inerzia del residuato dando quindi il via libera al suo smaltimento.

Smaltimento quantomai impegnativo perchè, oltre a trattarsi di un rifiuto speciale, non è da escludere che al suo interno siano sempre presenti tracce di sostanze propellenti sebbene ormai esauste visti gli anni di stazionamento in mare