FORTE DEI MARMI - Il provvedimento monitorio - introdotto a dicembre dal "decreto Caivano" - è il primo adottato dal Questore di Lucca. Provvedimento notificato anche ai genitori del ragazzino versiliese accusato di pesanti atti persecutori verso una coetanea della zona.
Un amore non corrisposto sfociato in atti persecutori, minacce e molestie. Una storia grave che si ripete spesso, se non fosse che stavolta i protagonisti – vittima e aggressore – sono due ragazzini di appena 13 anni. La vicenda è avvenuta in Versilia e ha costretto il Questore di Lucca – al termine delle indagini condotte dal Commissariato di Polizia di Forte dei Marmi – ed emettere un ammonimento formale nei confronti del baby-stalker.
E’ la prima volta che viene preso questo provvedimento in provincia di Lucca, da quando è stato introdotto lo scorso dicembre dal cosiddetto “decreto Caivano” per il contrasto alla criminalità e al disagio giovanile. Una misura amministrativa che punisce soggetti che sono totalmente inimputabili in quanto sotto i 14 anni di età, anche se colpevoli di gravi reati come il bullismo.
Il 13enne, residente in un comune della Versilia nord, invaghito di una coetanea della zona e non corrisposto, aveva commesso continui atti vandalici al suo motorino, lanci di petardi alle ruote, lanci di uova sulla carrozzeria, talvolta persino imbrattata con del cioccolato. Ma non solo: anche messaggi molesti e minacciosi, conditi da uno sgradevole sarcasmo nei confronti dei genitori della ragazzina.
L’ammonimento formale del Questore – che invita ad astenersi dal ricommettere i reati – è stato notificato anche ai genitori del giovanissimo aggressore per i quali è prevista anche una sanzione amministrativa fino a 1000 euro per omessa vigilanza sulla condotta dei figli.