ALTOPASCIO - Era da prima della pandemia che Altopascio non celebrava secondo tradizione la festa dedicata al santo protettore dei Pellegrini. Da sempre Altopascio, grazie alla sua collocazione è stato proprio un punto di riferimento per pellegrini e viandanti.
Una festa del Santo patrono, San Jacopo, all’insegna della storia e della tradizione altopascese.
La festa per la prima volta è stata animata dalla presenza di tanti rievocatori storici che hanno messo in mostra arte e antichi mestieri di un tempo; il tutto soprattutto grazie alla presenza delle Contrade di San paolino di Lucca e di altre associazioni che hanno saputo trasformare le tre piazze principali di Altopascio in una sorta di finestra del passato con falconieri, musica, danze, cibo; insomma con questa bella festa, Altopascio si è ripreso il suo ruolo di ospitalità. Inoltre la novità di quest’anno è stata il ritorno alla storia, più precisamente alla rievocazione in chiave moderna del famoso “Calderon” di Altopascio, per ricordare i tempi in cui chiunque transitava da queste parti trovava un piatto di minestra preparato e offerto dalla comunità e dai componenti dell’ordine del Tau.