Viareggio, 15 anni dopo la strage: “Ora combattiamo per la sicurezza”

Viareggio, 15 anni dopo la strage: “Ora combattiamo per la sicurezza”

Federico Conti

di Federico Conti

VIAREGGIO - Oltre mille persone in corteo sabato sera per il 15esimo anniversario del disastro ferroviario del 29 giugno 2009. Una giornata aperta dalle parole, ferme, del Presidente Mattarella che ha condiviso la battaglia sulla sicurezza ferroviaria combattuta da anni dai famigliari delle vittime.

15 anni dopo il disastro ferroviario, Viareggio è tornata a sfilare in strada per omaggiare le 32 vittime di via Ponchielli. Almeno un migliaio le persone che anche quest’anno hanno percorso le vie cittadine, dalla Darsena alla Croce Verde – uno dei luoghi simbolo della memoria – fino al parco lungo il binario 10.

Un anniversario diverso dagli altri: adesso che la verità su quella tragica notte è accertata  e giustizia (seppur in modo molto parziale) è stata fatta. La battaglia si sposta tutta sulla sicurezza. Il palco è stato infatti un megafono offerto dal Mondo che Vorrei a tutte le associazioni cittadine che rappresentano morti sul lavoro e morti in strada.

Una battaglia sostenuta dalle parole, lapidarie, del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che nella mattina dell’anniversario si è per la prima volta apertamente pronunciato nel merito di quanto accaduto a Viareggio. “Mai la sicurezza nei trasporti e sul lavoro deve piegarsi alle logiche del profitto”.

Viareggio non dimentica ma è chiaro anche la natura stessa della commemorazione del 29 giugno è destinata a cambiare. Del resto a sfilare c’è anche chi quella notte non può ricordarla, come i due registi di 15 e 20 anni autori del documentario “In tanti siamo l’Italia” proiettato poco prima della mezzanotte, prima della lettura dei nomi delle vittime.