Politeama, due condanne per il crollo: ma il futuro resta un rebus

Politeama, due condanne per il crollo: ma il futuro resta un rebus

Redazione

di Redazione

CARRARA - Dopo la chiusura del processo con undici assoluzioni e due condanne la sindaca di Carrara si ritiene soddisfatta della fine dell'iter ma tanti sono i nodi da sciogliere perché gran parte dell'edificio è proprietà privata.

A tre giorni dalla sentenza che ha messo fine a un iter durato circa 16 anni, esprimono soddisfazione cittadini e forze politiche circa la possibilità di dare un nuovo inizio al Politeama, lo storico edificio di Carrara, sede del teatro cittadino, dell’archivio Germinal, di bar e appartamenti.

Si è chiuso con undici assoluzioni e due condanne infatti il processo che vedeva riuniti due distinti procedimenti: quello istruito nel 2008 per il cedimento del pilastro nel corpo centrale e quello per il crollo di un’intera porzione dello stabile, lato via Roma nel 2011.

Dopo l’ordine del giudice per il dissequestro e la restituzione dell’immobile in cautela, la sindaca di Carrara Serena Arrighi si è detta sollevata che si sia “messo un punto a una vicenda dolorosa e complessa” e che si possa “aprire una nuova fase per ragionare concretamente sul futuro del palazzo” ma restano ancora dei nodi da sciogliere perché “la maggior parte della proprietà dell’edificio è privata”.

Anche da Massimiliano Manuel di Fratelli D’Italia, nelle ultime ore, arriva la richiesta di promuovere “interventi di recupero dell’intero complesso edilizio, che coinvolgano anche la parte ora adibita a parcheggio” per “ridare impulso alle attività commerciali”.