Il Toscana pride ha deciso: sarà il 7 settembre a Lucca. Il sindaco è contrario: “Scelta molto infelice”

Il Toscana pride ha deciso: sarà il 7 settembre a Lucca. Il sindaco è contrario: “Scelta molto infelice”

Redazione

di Redazione

Prova di forza del comitato contro la posizione già espressa dal primo cittadino di Lucca che, come annunciato su Noi Tv, si era detto contrario sulle date a ridosso della Santa Croce e degli eventi storici del Settembre lucchese. Gli organizzatori, infatti, tirano dritto e fanno un appello alla partecipazione: "Porteremo per le strade di Lucca i nostri corpi favolosi e la rabbia creativa".

Il Toscana gay Pride si terrà il 7 settembre a Lucca: l’annuncio arriva dal comitato organizzatore della manifestazione che porterà in città circa 4mila persone nel sabato che precede la Santa Croce. LA notizia è stata diffusa alla stampa come cosa fatta nonostante nelle scorse settimane la portavoce Monia Marcacci, contattata da Noi tv, avesse riferito che sulla scelta della data era stato avviato un dialogo con il Comune. Dialogo che evidentemente ha portato ad un nulla di fatto, visto che il sindaco Mario Pardini si dice contrario. La scelta del comitato, infatti, non può dirsi casuale, ma piuttosto una prova di forza verso la posizione già espressa dal primo cittadino che, come riportato da Noi Tv nei giorni scorsi,  in un incontro con gli organizzatori aveva detto di non essere d’accordo sulle date richieste, a ridosso della Santa Croce. Posizione oggi riconfermata da Pardini: “Mi stupisce che sia stata scelto proprio un fine settimana in cui la città è già ricca di eventi storici, Murabilia e il Settembre lucchese. Avevo già espresso le mie perplessità ed è una scelta molto infelice – insiste il sindaco – E se la data definitiva sarà questa bisognerà trovare un compromesso sulla location che non potrà certo essere quella del centro storico. Evidentemente questo dialogo chiesto con forza dal comitato non è servito a niente. Il dialogo, in realtà, non c’è stato”- ha sottolineato Pardini.La scelta definitiva però spetterà alla questura che organizzerà nelle prossime settimane un tavolo tecnico per garantire lo svolgimento in sicurezza della manifestazione.

E intanto il comitato tira dritto;” Indomitə e Fierə – si legge – è il claim rivendicativo con cui la comunità Lgbtqia+ è “pronta a scendere in piazza per far sentire la propria voce, per denunciare l’omolesbobistransafobia di Stato”. Traendo spunto dal significato che ha storicamente la pantera lucchese, il Comitato organizzatore ha voluto adattare uno dei motti storici della città alle rivendicazioni del Toscana Pride 2024 per il quale Marcacci fa un appello alla partecipazione: Chiederemo ai cittadini di unirsi a noi nella battaglia per i diritti. “Porteremo per le strade di Lucca i nostri corpi favolosi e la rabbia creativa”.