Giulietti: “Morti ingiuste in nome del profitto”

Giulietti: “Morti ingiuste in nome del profitto”

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

Viareggio - Con queste parole l'Arcivescovo Paolo Giulietti ha voluto ricordare i 32 morti della strage di Viareggio, accostandoli alle figure dei martiri

C’è una parte di Viareggio per cui il tempo si è fermato a 15 anni fa, a quella notte tragica che ha segnato per sempre una città. Una notte che sembra tornare, ad ogni anniversario, a testimoniare il dolore di chi è rimasto nel ricordo di chi, invece, è stato portato via dal fuoco di quel carro cisterna.

Ma se fino ad oggi la missione dell’associazione “Il mondo che vorrei” era quella di ottenere giustizia, adesso lo sguardo e l’impegno si ampliano ad abbracciare, più globalmente, la questione della sicurezza sul lavoro per i ferrovieri, problematica sollevata anche dal capo dello Stato Sergio Mattarella nell’esprimere vicinanza ai familiari in questo 15° anniversario.

E di martiri di una morte ingiusta, causata dal mettere il profitto di fronte alla vita umana ha parlato nella sua omelia l’arcivescovo Paolo Giulietti in occasione della Messa celebrata nel camposanto della Misericordia.

La celebrazione si è conclusa con la benedizione della cappella che ospita le vittime, primo passo di un percorso che porterà poi alla sfilata per le vie del centro in attesa delle 23:48 quando verrà data lettura dei loro nomi.