Poco miele e rischio importazioni di bassa qualita’

Poco miele e rischio importazioni di bassa qualita’

Redazione

di Redazione

LUCCA - Melari vuoti e boom di importazioni di miele straniero amentate del 23%. Festa a metà per la Giornata Mondiale delle Api che si celebra il 20 maggio con l’obiettivo di far conoscere ai cittadini l’importanza della “bee economy”, un settore del made in Italy fondamentale per la difesa della biodiversità oggi messo a rischio da clima e concorrenza sleale

A lanciare l’allarme Coldiretti e l’osservatorio del Miele.In Toscana sono oltre 7 mila le aziende apistiche che si prendono cura di 170 mila alveari e 20 mila sciami e producono numerose tipologie di miele, dall’acacia al castagno, dall’edera al girasole, dalla sulla al rovo, con una crescita sensibile della presenza di donne e giovani a condurre le aziende apistiche. Per evitare di portare in tavola prodotti provenienti dall’estero, spesso di bassa qualità e sostenere gli apicoltori, occorre sempre verificare con attenzione l’origine in etichetta. Un sostegno in tale direzione spiega Coldiretti Lucca, viene dalla nuova Direttiva Breakfast varata dall’Unione Europea che introduce un’etichetta obbligatoria e chiaramente visibile del paese di origine. Un settore che si misura con le grandi difficoltà climatiche che stanno riducendo la produttività delle api.