VIAREGGIO - Era scattato a marzo l'obbligo per i balneari di dotarsi di acqua potabile anche per le docce e i lava piedi in spiaggia. Ma in molti non potendo mettersi in regola hanno chiuso i rubinetti a inizio stagione. Ora l'accordo tra Ambito Versilia e Regione Toscana.
La doccia con acqua dolce appena usciti dal mare è salva. Può sembrare assurdo ma in Versilia fino allo scorso weekend, in questa primavera dal meteo ancora capriccioso, i primi bagnanti hanno trovato chiuse le docce negli stabilimenti balneari o addirittura non le hanno neppure trovate montate. Motivo? Una normativa nazionale varata a marzo, recepita dalla Regione, che obbliga all’utilizzo di acqua potabile dell’acquedotto anche per lavapiedi e docce e non più dell’acqua dei pozzi artesiani, come da sempre avviene.
Una novità – giudicata antieconomica e un clamoroso spreco di risorse idriche in piena estate – che aveva fatto scattare controlli (e sanzioni) già a marzo costringendo moltissimi balneari – non in tempo a mettersi in regola – a chiudere i rubinetti, generando scontento e rabbia tra i clienti.
Adesso la svolta grazie alla mediazione dell’Ambito Turistico Versilia con gli uffici regionali: si potrà continuare ad utilizzare l’acqua del pozzo per le docce a patto che siano pozzi regolarmente censiti e autorizzati e che si eseguano analisi microbiologiche delle acque come si fa per l’approvvigionamento delle piscine.
In attesa che la Asl disciplini i metodi di analisi delle acque dei pozzi, di una scelta di buon senso parlano anche gli stessi balneari.