MONTIGNOSO - I tecnici Arpat hanno rassicurato i sindaci nonostante siano state rilevate anche quantità di amianto, un dato che, secondo loro, non è allarmante perché questo minerale è pericoloso solo in forma gassosa.
Sono stati presentati dal personale dell’Arpat i risultati delle analisi effettuate sui campioni di acqua fuoriusciti da Cava Fornace dopo lo smottamento del 6 maggio scorso.
Il confronto delle analisi con gli standard relativi agli scarichi industriali hanno rilevato che i limiti sono stati rispettati ad eccezione del ferro, dell’alluminio e dei solidi sospesi, i cui sforamenti deriverebbero dallo stoccaggio della marmettola.
Durante l’incontro che si è tenuto a Montignoso tra l’Assessora regionale Monni e i Comuni di Montignoso e Pietrasanta, i tecnici Arpat hanno evidenziato anche quantità contenute di amianto, un dato che, secondo loro, non è allarmante perché questo minerale è pericoloso solo in forma gassosa.
L’assessore ad ambiente e protezione civile di Pietrasanta, Tatiana Gliori ha affermato che i riscontri di Arpat confortano per l’immediato ma non rappresentano una garanzia a lungo termine e il sindaco del comune di Montignoso, Gianni Lorenzetti, ha deciso di effettuare ulteriori analisi da parte di un laboratorio specializzato al fine di rassicurare ulteriormente la cittadinanza.
Il campionamento sarà condotto in almeno quattro zone significative: nella parte a monte della discarica, a valle, all’interno della fossa Fiorentina e del Lago di Porta, dove si è verificato lo sversamento delle acque.
Nel frattempo le attività della discarica hanno avuto uno stop dalla Regione che ha inviato al gestore la comunicazione di sospensione del Paur, il Provvedimento autorizzatorio unico regionale.