LUCCA - I rossoneri perdono la faccia disputando una gara con poca grinta e lasciando l'ultima possibilita' di qualificarsi ai play off. Tante volte si è cercato di giustificare una squadra scarsa tecnicamente e ora arriva anche la sensazione che qualcuno sia pronto a prendere il treno per le vacanze. La societa' deve farsi sentire.
Stanchi, svagati, per niente sul pezzo: a Fermo la Lucchese trova la sconfitta che non ti aspetti con giocatori che di fronte al primo caldo della stagione sono sembrati non sapersi adattare. Piu’ affamati di vittoria i padroni di casa che grazie ai tre punti ottenuti in rimonta sono ancora in corsa per la salvezza. Ed e’ proprio questo che ai tifosi non è andato giu’. Dopo il vantaggio ottenuto con il solito Yeboah, giocatore poco elegante ma tanto potente e soprattutto mai domo, la Lucchese non ha saputo mettere sul piatto niente si piu’ che un canovaccio sterile, prevedibile, aggressivo tatticamente grazie alla disposizione voluta da Gorgone, ma poi poco concreto a causa di conclamata carenza di grinta e cattiveria agonistica. Eppure le motivazioni bastava andarle a cercare nella possibilita’ di giocarsi un posto nei play off per non chiudere la stagione in una sorta di fallimento sportivo. Ma i limiti sono limiti e quanto visto domenica rispecchia in parte la costruzione di una rosa poco incline alla ricerca della battaglia. In questo clima sono arrivati il bellissimo pareggio della Fermana, il rigore regalato negli ultimi dieci minuti di partita che poi Chiorra è bravo a parare e il contropiede con cui i rossoneri si sono fatti infilare per il due a uno finale. A questo punto, se anche a fronte di un colpo di coda della Lucchese e grazie ai risultati delle altre arrivasse una insperata qualificazione alla seconda fase, non sarebbe meritata. Detto questo Lucca e i suoi tifosi, loro si’ meritano di piu’. E il messaggio deve essere chiaro: perdere va bene ma non con l’atteggiamento di chi ha gia’ la valigia pronta per le vacanze.