ROMA - Presenti in massa concessionari della Versilia e della costa apuana alla manifestazione nazionale promossa da Sib e Fiba. Non una piazza contro il Governo - hanno spiegato i balneari, che chiedono una soluzione immediata alla Bolkestein.
Da tutta Italia a Roma per chiedere al Governo di accelerare sulla legge di riordino delle spiagge. Con l’estate alle porte e la scadenza delle concessioni demaniali sempre più vicina (ovvero il 31 dicembre prossimo), quasi 5mila balneari sono tornati a protestare in una mobilitazione nazionale – promossa Confcommercio e Confesercenti – che ha portato in piazza Santi Apostoli anche decine e decine di imprenditori versiliesi e apuani.
Il tempo stringe: molti Comuni costieri, alcuni anche in Toscana, di fronte all’assenza di normative transitorie e in attesa della riforma del settore, hanno iniziato a bandire le gare delle concessioni, seguendo quanto previsto dalla legge sulla Concorrenza del Governo Draghi.
Non una contestazione del Governo Meloni – schierato a fianco dei balneari – bensì un pungolo nel fianco dell’esecutivo, chiamato a mantenere le promesse fatte. Ad incontrare i balneari toscani è stato il deputato versiliese di Fratelli d’Italia Riccardo Zucconi. “La non scarsità della risorsa spiaggia consente di applicare la Bolkestein aprendo a nuovi operatori senza toccare le imprese attuali”: questa resta la posizione dell’Italia nel duro negoziato con l’Ue, complicato dall’imminente scadenza della Commissione europea e dalle elezioni. Nel frattempo occorre una normativa urgente – secondo fonti della Lega in arrivo entro inizio estate – per mettere al sicuro le concessioni dalle aste di fine anno.