CALCIO C - Mancano solo due giornate alla fine del campionato eppure, in linea con quanto è stato questo deludente campionato, la Lucchese è ancora lì a rimirar sull'uscio. La sconfitta di Fermo, più che mai omen nomen nel caso dei rossoneri, ha ribadito ancora una volta la poca personalità e la scarsa consistenza di una squadra che non ha mai convinto e non si è mai completata.
La matematica direbbe che il decimo posto del Rimini è ancora lì a tre punti (che in realtà sono quattro visto lo svantaggio nei confronti diretti), la logica ci fa pensare che sarà perlomeno complicato, per non dire arduo. La solita matematica dice che la salvezza non è ancora matematica visto che i punti di vantaggio sull’Ancona sono solo 6 e all’ultima Tiritiello & C. saranno di scena proprio al Del Conero; la logica ci dice che tutto ciò non dovrebbe accadere. Il penultimo ostacolo sulla strada dei rossoneri si chiama però Carrarese che si è insediata saldamente al terzo posto ma che tranne rare distrazioni ha avuto rendimento costante e di buon livello. Ostacolo sulla carta impegnativo, e i 23 punti che separano le due squadre sono eloquenti, tanto che ci vorrebbe una buona Lucchese, non quella scialba e sfilacciata di domenica scorsa. Inoltre la squadra di Calabro ha ottime individualità e buon gioco d’assieme come dimostra il secco 3-0 rifilato al malcapitato Rimini e firmato da Zuelli, Capello e una sfortunata autorete romagnola. Il discorso è vecchio come il cucco e lo avevamo già fatto alla vigilia della trasferta con la Fermana. Quanto motivazioni e voglia ha ancora dentro questa Lucchese ? Forse non tantissime visto il rendimento modesto di una squadra che ricordiamo finirà con un punteggio e un piazzamento peggiori rispetto ad un anno fa. E non veniteci a raccontare che questa Lucchese era inferiore a quella di Maraia. Assolutamente no. Orgoglio e carattere per gli ultimi 180′ e per cercare di rendere un pizzico meno amaro una stagione da archiviare al più presto e dove c’è ben poco da salvare.