Uno, venti…centoventi; i 120 anni del Granaio a San Pietro a Vico

Uno, venti…centoventi; i 120 anni del Granaio a San Pietro a Vico

Redazione

di Redazione

LUCCA - Bella manifestazione quella che si è svolta venerdì sera al ristorante Il Granaio di San Pietro a Vico per i 120 anni dell'omonima attività di ristorazione e per i 20 anni della gestione targata Vittorio.

 

E’ stata anche l’occasione per la presentazione di un libro che racconta non solo i 120 anni di storia dell’attività ma anche come il locale stesso abbia rilanciato una zona periferica del comune di Lucca, centro di attrattiva enogastronomica e non solo. Sì perche, come ribadito da molti, da Vittorio non si va solo per mangiare bene ma ci si sente a casa, ospiti della sua numerosa famiglia, composta dalla moglie Laila e dalle sue quattro figlie. E’ proprio nella ricorrenza della giornata che celebra la donna, Vittorio ha voluto omaggiare e ringraziare le sue donne con un libro. In un contesto familiare, e come da tradizione, alla presenza dei clienti storici del locale e con le associazioni del territorio con le quali Vittorio ha sempre collaborato con iniziative benefiche e dalle quali egli stesso è stato ringraziato. Era presente anche l’ex calciatore di Serie A, Giovanni Toschi, detto “il Toschino” che proprio a San Pietro a Vico ha dato i primi calci al pallone. Vittorio Spada, nato a Caracas il 22 maggio del 1961, originario di Pattano nel Cilento ed emigrato al nord a Como, ha poi conseguito il diploma superiore presso l’Istituto di Elettrotecnica e da lì poi si è trasferito a Roma dove gestiva diverse società, tra i cui committenti annoverava addirittura la Città del Vaticano e la Santa Sede. Poi vent’anni fa fu l’amore per la sua Laila a fargli cambiar vita e a scommettere sulla gestione del locale della famiglia e della moglie, passando come dice lui da “sporcacacciaviti” a “sporcapentole”.