Le piscine non dovranno più essere svuotate obbligatoriamente tutti gli anni. Esulta la Confesercenti di Viareggio e Massa che chiede adesso alla Regione di autorizzare l'utilizzo dei pozzi artesiani negli stabilimenti balneari.
Tirano un sospiro di sollievo gli operatori turistici della Versilia e della riviera apuana dopo la decisione della Regione Toscana di abolire l’obbligo annuale di svuotamento delle piscine. La giunta regionale ha approvato la proposta di legge che vede la possibilità di svuotare le vasche ogni tre anni e non più ogni anno per le piscine a privato ad uso pubblico, come quelle degli stabilimenti balneari e degli hotel della costa, ma anche agriturismi e campeggi. In sostanza si tratta di una deroga alla normativa del 2006 che interviene qualora nell’ambito delle attività di autocontrollo che svolgono le imprese sia assicurato il rispetto dei parametri a garanzia dell’igiene delle piscine e della sicurezza per la salute degli utenti.
Una novità voluta per evitare sprechi di acqua – visti frequenti periodi di siccità dettati dal cambiamento climatico – e resa possibile anche dalle nuove tecnologie che consentono un monitoraggio più preciso di livelli igienici e sanitari.
Per gli operatori turistici questo si traduce anzi tutto in un risparmio di tempo e denaro. Esulta la Confesercenti della Versilia e di Massa-Carrara secondo la quale questo passaggio sulle piscine apre uno spiraglio positivo anche sulla divieto di utilizzo dell’acqua dei pozzi per docce e lavapiedi negli stabilimenti balneari. L’obbligo appena introdotto di utilizzare solo acqua potabile dell’acquedotto anche per lavarsi è stata bocciata dagli imprenditori, giudicata antieconomica e soprattutto uno spreco di risorsa idrica.