Viareggio - Con una lunga nota stampa, il presidente dell'associazione dei familiari delle vittime della strage di Viareggio ha rimesso l'incarico. "Adesso" ha dichiarato Piagentini "è tempo che mi occupi di me"
E’ sempre stato l’emblema di quella tragica notte del 29 giugno, di cui porta incancellabili i segni sul corpo ma, soprattutto, nell’anima, con la perdita della moglie Stefania, dei figli Luca e Lorenzo e la vita dedicata al figlio superstite Leonardo e alla ricerca della giustizia.
Adesso, dopo nove anni alla guida dell’associazione dei familiari delle vittime della strage e una condanna definitiva in Cassazione per i responsabili di quel disastro, Marco Piagentini ha deciso di rimettere l’incarico alla presidenza del “Mondo che Vorrei”.
“Un incarico che allora ho accettato con vero onore perché era troppo grande e troppo forte ciò che era accaduto a Stefania, Luca e Lorenzo – ha dichiarato Marco in una nota – troppo grandi le ferite aperte da ciò che avevamo vissuto quella notte, anche se allora, devo dire, mi spaventava il peso che avvertivo per il grande impegno di lavoro che si prospettava e il grande senso di responsabilità morale verso le vittime e i familiari.”
“Ora ho bisogno di tornare a prendermi cura di me – prosegue – del mio stato fisico che spesso ho trascurato, di ricominciare a costruire la mia vita pienamente. Ciò non vuol dire, né dimenticare (cosa per altro per me impossibile) né fermarsi di fronte agli obiettivi dell’associazione che devono essere ancora raggiunti, ma nella vita ci sono dei cicli che iniziano e che si chiudono.
Ora per me é giunto il momento di chiudere questo capitolo per rigenerarmi e poter essere nuovamente propositivo con nuove idee. Non si può smettere di essere cittadini consapevoli.”
Grazie di tutto Marco, dell’impegno e dell’esempio che, in questi nove anni, hai dato a Viareggio e al resto d’Italia.