Tiritiello salva la Lucchese; a Pineto (1-1) è il solito clichè

Tiritiello salva la Lucchese; a Pineto (1-1) è il solito clichè

Guido Casotti

di Guido Casotti

CALCIO C - Pareggio in extremis dei rossoneri che rischiano una bruciante sconfitta sul campo del modesto Pineto. Ci pensa capitan Tiritiello (foto Gazzetta Lucchese) a salvare una Lucchese che palesa i soliti problemi. Mercoledì arriva una Torres allo sbando ma ci vorranno cattiveria e determinazione. E anche un pizzico di fortuna che non sorride mai alla Pantera.

La mossa della disperazione. Quando Gorgone ha invitato Tiritiello a giocare le ultime concitate fasi di Pineto-Lucchese da attaccante aggiunto, da buon capitano il 28eenne di Porto Azzurro non si è fatto pregare. Quando poi al minuto 93 e spiccioli, di una partita prima dominata e poi quasi perduta, ha dato la zampata decisiva su quel lungo spiovente dalla destra, allora si è capito che i rossoneri avrebbero evitato una sconfitta che definire bruciante è perfino riduttivo. 1 a 1 e va bene. Anzi no. Queste sono partite da vincere per una squadra che vuol entrare nei playoff e non di rischiare di perdere e pareggiare per il rotto della cuffia. La Lucchese di Pineto non ha convinto. Vero che ha fatto la partita e che ha avuto le migliori occasioni e la solita dose di sfortuna: Disanto e Tiritiello (il migliore in campo col portiere abruzzese Tonti) hanno portato a 17 il conto dei legni colpiti dall’inizio della stagione. Il Pineto è parso in evidente difficoltà. Eppure al cospetto di una squadra abruzzese di modesta cifra tecnica la Pantera è riuscita ad andare sotto per una rete, quella di Ingrosso, che Gorgone dovrà far rivedere a lungo ai suoi nel corso di queste poche ore prima del prossimo impegno. Mercoledì (ore 18,30) al Porta Elisa salirà infatti una Torres in clamorosa crisi che viene da tre sconfitte consecutive, quattro nelle ultime cinque giornate. Gorgone cambierà qualcosa anche perchè così è giusto in un periodo serrato e di partite ravvicinate. Riteniamo che la Lucchese dovrà sfoderare quella determinazione che non sempre è parsa tale come emerso anche in Abruzzo.