Contributi ai Carnevali storici: “Bisogna cambiare le regole”

Contributi ai Carnevali storici: “Bisogna cambiare le regole”

Federico Conti

di Federico Conti

VIAREGGIO - Interrogazione urgente della senatrice Daniela Sbrollini (Iv) al Ministro della Cultura Sangiuliano per riformare i criteri di assegnazione dei contributi ministeriali. Il bando ad oggi non premia particolarmente Viareggio. "Vanno considerati anche Musei, archivi e ricerca storica".

 

Stabilire con precisione la storicità dei Carnevali per assegnare adeguatamente i contributi ministeriali. E’ quanto chiede al Ministro dei Beni culturali Sangiuliano la senatrice veneta di Italia Viva Daniela Sbrollini. Con una interrogazione urgente la parlamentare renziana chiede la modifica del decreto ministeriale che stabilisce i criteri e le modalità per l’erogazione del contributo per la tutela e la valorizzazione dei carnevali storici.

Ad oggi infatti il Ministero stanzia un budget di tre milioni di euro da ripartire tra i carnevali, attraverso un bando pubblicato annualmente. Il criterio principale è la storicità. Ma – come nota la senatrice  – per un carnevale basta dichiarare che la manifestazione sia nata nel 1400 e non avere alcuna documentazione di sfilate successive, se non negli ultimi 25 anni, che ad essa sia assegnato un finanziamento 3/4 volte superiore ad un carnevale, che può documentare oltre 100 edizioni in 150 anni”.

Chiaro il riferimento a Viareggio, che ad oggi è sfavorito dai bandi e si vede superato da manifestazioni minori e decisamente meno costose. Basta guardare la graduatoria del 2023. Burlamacco si è aggiudicato 74mila euro. Al top ci sono Putignano con ben 260mila euro (ma anche una storia di 650 anni) e Santhia con 142mila e Verona con 190mila. Fano 160mila. Ma a sorprendere sono soprattutto le cifre di poco inferiori a Viareggio assegnate a Carnevali infinitamente minori come portata e storia: Cecina ad esempio riceve 52mila euro, Gambettola 60mila, Palma Campania 67mila. Solo per fare alcuni esempi.

“È importante stabilire la storicità di un carnevale” – afferma quindi la senatrice Sbrollini – adottando criteri come la presenza di Musei, archivi, ricerca storica, attività divulgativa e formativa atta a valorizzare la storia e la Cultura delle manifestazioni”. Tutti fattori che – se accolti dal Governo – di fatto premierebbero Viareggio nella corsa ai contributi.