CALCIO C - Lucchese ormai quasi alla rifinitura in vista della difficile trasferta di sabato (ore 16,15) a Pescara. Gara complicata all'Adriatico contro un avversario ferito da tre sconfitte consecutive e privo in panchina anche del suo mèntore Zeman. Dal canto suo Gorgone dovrà fare a meno di Tiritiello (squalificato) e dovrà considerare le tre partite in otto giorni.
Sulla…lunga strada di Pescara. Il mirino della Lucchese si sposta e si calibra sull’Adriatico dove sabato i rossoneri cercheranno di dare continuità al pareggio di Alessandria che una vittoria contro la Juventus dei giovani sarebbe stato premio giusto ad un bel finale di partita. Ecco la squadra di Gorgone, che anche giovedì pomeriggio ha lavorato sul sintetico di Saltocchio, dovrà ripartire proprio dall’ultima mezz’ora del Moccagatta che è stata determinazione pura e gioco a tratti anche convincente. Il tecnico rossonero scruta l’orizzonte e sa pure che tre partite in otto giorni sono impegno severo visto che in mezzo c’è anche la semifinale di ritorno di Coppa Italia all’Euganeo di Padova. Tra i più brillanti, anzi il migliore in campo ad Alessandria, vi è senza dubbio Alessio Sabbione. Da oggetto misterioso è diventato quasi imprenscindibile e necessario nella difesa della Lucchese. Il delfino abruzzese è in piena crisi con tre sconfitte nelle ultime tre giornate: rovinosa quella del Benelli contro la Vis Pesaro con un pesante 0 a 4. La squadra biancoazzurra è stata affidata a Giovanni Bucaro, il vice di Zeman dato che il 76enne tecnico boemo è alle prese con qualche problema di salute. Diffidate gente diffidate…di un Pescara in crisi ma che rimane pur sempre complesso capace di tutto: nel bene e nel male.