VIAREGGIO - Il 15 gennaio la Corte Suprema potrebbe mettere la parola fine ad un procedimento lungo quasi 15 anni per la morte di 32 persone in via Ponchielli a Viareggio. In attesa della sentenza venerdì alle 18 è in programma una fiaccolata alla stazione.

 

Tutto in un giorno. Lunedì 15 gennaio. A Roma si terrà l’ultima udienza del processo-bis in Cassazione per il disastro ferroviario di Viareggio del 2009. Quel giorno potrebbe chiudersi un’odissea giudiziaria lunga 15 anni.

I famigliari delle vittime per l’ultima volta chiamano a raccolta i viareggini: venerdì alle 18 alla stazione è prevista una fiaccolata che raggiungerà la Casina dei Ricordi. Lunedì saranno fuori dal Palazzaccio per un presidio: la lettura del dispositivo potrebbe arrivare nel tardo pomeriggio. La Procura generale a inizio dicembre ha chiesto ai giudici di rigettare tutti i ricorsi dei 14 imputati rimasti, tra cui l’ex numero uno delle Ferrovie Mauro Moretti. Tre gli scenari possibili.

Due anni dopo la prima sentenza con cui la Cassazione aveva escluso l’aggravante sul lavoro facendo cadere le accuse più pesanti, i famigliari delle vittime sono consapevoli che, qualora le condanne venissero confermate, le pene sarebbero piuttosto lievi, soprattutto per i maggiori imputati per i quali tuttavia le responsabilità sono già accertate. Ciò che più temono è che rimangano del tutto impuniti.