Viareggio - Quello del naufragio del peschereccio Vincenzo Milù è soltanto l'apice di una situazione denunciata da più parti a partire dall'inizio di novembre, quando la grande mareggiata creò la situazione di insabbiamento attuale del porto
E ad essere chiamata in causa da più parti è l’autorità portuale regionale, rea, secondo la cooperativa dei pescatori, di non aver fatto abbastanza per scongiurare la situazione attuale, sia con interventi preventivi che con l’adozione di soluzioni d’urgenza oltre a quello dell’intervento della draga Aurieldo.
Sulla medesima posizione dei pescatori, la sezione pesca di Coldiretti Toscana, con il responsabile Danilo Di Loreto che ha ribadito l’esigenza di chiudere il porto e fornire i ristori alle imprese coinvolte.
E sul fronte politico sono PD e Lega ad intervenire con il consigliere regionale del Carroccio Massimiliano Baldini cha ha affermato che tornerà a presentare la questione durante la seduta della commissione regionale infrastrutture di giovedì e il Partito Democratico di Viareggio che sollecita l’apertura in Regione del tavolo di crisi richiesto nei giorni scorsi dai pescatori.
Per quanto riguarda la posizione dei cantieri navali, è Gabriele Chelini di Confindustria nautica a ribadire quanto dichiarato nei mesi scorsi :”Siamo sulla posizione di sempre” – ha dichiarato Chelini – ovvero puntare su sabbiodotto e draga fissa che ad oggi attende l’esecuzione da parte della Regione che ha stanziato i fondi. Giani lo ribadì a giugno all’incontro organizzato dal PD viareggino”.
E intanto si stanno rivelando difficoltose le operazioni di messa in sicurezza della Vittorio Milù: la Capitaneria infatti ha diramato una nota in cui si specifica che, al momento, non è possibile il recupero dell’imbarcazione a causa delle condizioni del mare e che nei prossimi giorni verrà effettuata un’ispezione subacquea per verificare le condizioni dello scafo e per il pompaggio dell’acqua che lo ha invaso.