ROMA - Si è aperto stamani il secondo processo in Corte di Cassazione per l'incidente ferroviario del 29 giugno 2009 che causò la morte di 32 persone. 14 gli imputati ricorrenti, condannati in Appello-bis a Firenze. La Procura generale ha chiesto la conferma di tutte le condanne.
Il procuratore generale di Cassazione ha chiesto di confermare tutte le condanne emesse nel processo d’Appello bis per la strage ferroviaria di Viareggio del 29
giugno 2009, che causò 32 morti e un centinaio di feriti. Il pg Pietro Molino e l’avvocato generale della Cassazione, Pasquale Fimiani, hanno chiesto di rigettare, al termine della requisitoria tutti i 18 i ricorsi presentati contro la sentenza della Corte di Appello di Firenze emessa nel 2022.
Nel giorno di apertura del processo bis in Cassazione, il quinto grado di giudizio a 14 anni e mezzo dall’esplosione di via Ponchielli, i famigliari delle vittime si sono riuniti fuori dal Palazzaccio a Roma. Le parti civili interverranno nella seconda udienza del 18 dicembre. La terza e ultima sarà il 15 gennaio: in quella data è attesa la sentenza. Tre dei quattro reati rimasti sono caduti in prescrizione, ovvero lesioni gravi e gravissime, omicidio e incendio colposo. Resta in piedi solo il reato di disastro colposo: accusa che i 14 imputati condannati in Appello hanno chiesto di annullare.
Il 30 giugno 2022 la sentenza di appello – bis a Firenze vide scendere a 5 anni la condanna di Mauro Moretti, allora alla guida delle Ferrovie italiane.