Viareggio - Non lasciare che l'onda emotiva che ha seguito l'omicidio di Giulia Cecchettin si spenga ma mantenere viva l'attenzione sulla problematica della violenza di genere. E' questo l'appello che la Casa delle Donne di Viareggio ha voluto lanciare in occasione della conferenza stampa di fine anno
Sono stati molteplici infatti, gli effetti che quest’ultimo femminicidio ha avuto sulla collettività, primo tra tutti l’aumento delle richieste di diventare volontarie del centro anti violenza L’Una per L’Altra, sono state infatti 12 le domande che hanno fatto seguito alla manifestazione del venticinque novembre, che ha visto oltre 2000 persone scendere in piazza per protestare e “fare rumore”, accogliendo l’appello lanciato dalla sorella di Giulia e dal padre, fare rumore contro la violenza sulle donne.
Oltre a questo, la Casa delle Donne ha ricevuto numerose richieste da parte delle scuole, anche elementari, per tenere delle giornate informative sulla tematica dlela violenza di genere. Indispensabile infatti, un cambio culturale che parta proprio dai bambini più piccoli e prosegua per tutto il periodo scolastico.
Altro fatto rilevato dalle volontarie è stato una maggior consapevolezza da parte delle ragazze che hanno iniziato a parlare e a denunciare gli episodi di violenza assistita.
Tutti elementi che hanno però necessità di un continuo dialogo sull’argomento, anche lontano dalle date ufficiali come quella del 25 novembre.