PIETRASANTA - La notte della Vigilia torna la manifestazione spontanea che da generazioni attira ogni anno decine di migliaia di persone. Il sindaco Giovannetti ha confermato con un'ordinanza le regole dello scorso anno sulla somministrazione di alcolici e sulla sicurezza.
Somministrazione e vendita di bevande alcoliche e superalcoliche sospesa dalle 2 alle 6 di lunedì 25 dicembre; consumazione di quanto acquistato in precedenza entro le 2,30; chiusura dei locali alle 3 e riapertura possibile solo dopo le 6. Sono le disposizioni (in linea con quelle dello scorso anno) per il “Camel Ponce”, la manifestazione spontanea che prende forma in centro storico a Pietrasanta nella notte della Vigilia di Natale, contenute nell’ordinanza firmata questa mattina (mercoledì 20 dicembre) dal sindaco Alberto Stefano Giovannetti, sentito l’ufficio comunale Suap.
Oltre alla scansione degli orari, l’ordinanza vieta di introdurre, detenere e trasportare all’interno del centro contenitori in vetro o metallo di alimenti e bevande e di abbandonare tutti quegli oggetti che, vuoti, possano creare pericolo ai fruitori delle aree pubbliche o di uso pubblico.
Per gli esercenti, obbligo di vendere e distribuire il ponce e ogni prodotto alimentare solo all’interno di contenitori in materiale biodegradabile e compostabile; di dotarsi di un servizio di vigilanza esterna per coadiuvare le forze dell’ordine; di garantire agli avventori l’accesso ai servizi igienici come previsto dalla normativa vigente e, per i gestori dei locali che non si trovano in piazza Duomo, di rimuovere le attrezzature destinate alla somministrazione di alimenti e bevande dalle 23 di domenica 24 dicembre alle 6 del giorno successivo.
Nell’ordinanza si ricorda anche che, in base alla legge 125 del 2001, con relativi divieti di vendita e somministrazione a minori, si intende per “bevanda alcolica” ogni prodotto contenente alcol alimentare con gradazione superiore a 1,2 gradi di alcol e per “superalcolica” quello con gradazione superiore a 21. La violazione delle disposizioni contenute nell’atto sindacale sarà sanzionata in via amministrativa con il pagamento di una somma da 500 a 5000 euro.