VIAREGGIO - Si moltiplicano le polemiche (e gli attacchi politici) per il villaggio natalizio allestito in piazza D'Azeglio, cofinanziato dal Comune. Forfait di un fornitore che minaccia azioni legali. Lega e Pd chiedono le dimissioni dell'assessore al turismo.
Prima il biglietto a pagamento. Poi la chiusura il giorno di Natale. E infine anche il forfait dato da uno dei fornitori. Non c’è pace per il Villaggio di Babbo Natale aperto a inizio dicembre in piazza D’Azeglio a Viareggio, promosso dall’amministrazione comunale e organizzato dalla società Tea di Firenze.
Un villaggio, pensato per famiglie con bambini, che sembra non essere mai decollato in termini di presenze. Preceduto già alla vigilia da diverse critiche per essere uno dei pochi eventi simili in Toscana a ingresso a pagamento, persino per i residenti. E proprio sull’aspetto economico va all’attacco dell’assessore al turismo Meciani il capogruppo della Lega Alessandro Santini. Da delibera, l’evento risulta costato agli organizzatori 435mila euro, di cui 42.700 sostenuti direttamente dal Comune come compartecipazione alle spese.
Il vivaio Ye-To, fornitore degli abeti, ha preso le distanze dall’evento e ritirato le piante annunciando possibili azioni legali verso gli organizzatori perché non si sarebbero visti retribuire i compensi spettanti e per danno di immagine. “Un brutto pasticcio e uno sperpero di denaro pubblico” – secondo il Partito Democratico, che insieme alla Lega adesso chiede le dimissioni dell’assessore al turismo.