LUCCA - Per far fronte a questo preoccupante fenomeno l'Ordine delle Professioni Infermieristiche di Lucca promuove un corso di autodifesa e uno sportello di aiuto psicologico.
Aumentano anche in provincia gli episodi di violenza contro gli operatori sanitari. Una vera e propria escalation legata prima all’emergenza pandemica ora alla grave carenza di personale sia nel pubblico che nel privato, che comporta tempi di attesa eccessivi per i pazienti e turni estenuanti per i professionisti. Solo per fare un esempio, nelle RSA del territorio, un infermiere si può trovare a gestire da solo fino a 60 ospiti. I dati sono allarmanti: a livello regionale su circa 55mila operatori tra infermieri, oss e altre figure assistenziali, sono state denunciate 752 aggressioni nel 2020, 817 nel 2021, 1258 nel 2022 e già 1027 (804 verbali e 223 fisiche) nei primi sei mesi del 2023.
Per far fronte al preoccupante fenomeno l’Ordine delle Professioni Infermieristiche della Provincia ha deciso di promuovere un corso di autodifesa e uno sportello di aiuto psicologico destinato a tutti gli operatori del servizio sanitario di Lucca, Barga e Viareggio. Le giornate di formazione intendono offrire ai professionisti gli strumenti per riconoscere, prevenire e disinnescare l’aggressività, con una parte dedicata all’autodifesa senza offesa e una mirata a sollecitare la denuncia di eventuali aggressioni.