LUCCA - Così l'amministrazione comunale risponde alle accuse dei titolari delle due attività ancora aperte al Mercato del Carmine e tira dritto sulla necessità di dare il via ai lavori di riqualificazione e adeguamento sismico, finanziati con i fondi Pnrr.
Il dialogo non è mancato, ma le richieste avanzate dai commercianti erano per noi ingiustificabili. Così l’amministrazione comunale risponde alle accuse dei titolari delle due attività ancora aperte al Mercato del Carmine e tira dritto sulla necessità di dare il via ai lavori di riqualificazione e adeguamento sismico, finanziati con i fondi Pnrr. Di fronte alla stampa assessori e funzionari di Palazzo Orsetti hanno ripercorso le tappe dell’intricata vicenda, sottolineando l’interlocuzione mantenuta con gli ultimi due esercizi commerciali rimasti. Secondo il Comune nel corso degli ultimi mesi, la 4223, la società concessionaria della riqualificazione dal Mercato, ha presentato alla macelleria Simonetti e al bar del Sole rispettivamente 3 e 2 proposte; nessuna di queste sarebbe stata ritenuta adeguata dai commercianti.