CALCIO C - Domenica (ore 16,15) Cesena-Lucchese, gara davvero insidiosa per i rossoneri di Giorgio Gorgone. Quella romagnola è compagine considerata forse la più forte del campionato ma a dare slancio e speranza alla Lucchese vi è la buona tradizione recente. Nelle ultime due stagioni è finita in parità e sempre 1 a 1.
La storia recente dei confronti diretti tra Cesena e Lucchese in terra romagnola, che poi dobbiamo aggiungere doverosamente stadio Dino Manuzzi, ci induce ad un cauto ottimismo. Sì, perchè almeno nelle ultime due stagioni precedenti quella che stiamo vivendo la squadra rossonera è tornata imbattuta dalla Romagna e sempre con una pareggio che nessuno disdegnerebbe neppure domenica prossima 19 novembre dell’anno di grazia 2023, quasi 2024. Il 2 febbraio 2022 finì 1 a 1, appunto, tra Cesena e Lucchese in una gara che fu giocata di mercoledì. Furono i cesenati a portarsi in vantaggio dopo appena otto minuti con Pierini grazie ad un classico uno-due con Bortolussi e l’attaccante romagnolo ad uccellare così il povero Coletta. 1 a 0 e buonanotte venne da pensare. E invece no. La Lucchese tenne botta ma soprattutto seppe restare in partita e così al 27esimo della ripresa trovò il pareggio con Belloni. Nanni filò via su lancio in verticale e venne steso per un rigore parso sacrosanto. Dal dischetto Semprini battè in modo non proprio esemplare tanto che Nardi intuì ma sulla respinta il più lesto fu Belloni che di testa mise nel sacco il pallone della parità siglando il punto di un pareggio meritato e senza discussione. Il 2 aprile 2023, esattamente 14 mesi dopo finì ancora 1 a 1. Prova d’orgoglio della Lucchese allora allenata da Ivan Maraia che andò sotto al 23esimo prima svolta del match con il Cesena che passò in vantaggio all’improvviso. Spizzata su un calcio d’angolo con il pallone che arrivò sui piedi di Shpendi appostato sul secondo palo. L’attaccante albanese effettuò un tiro cross al centro, verso la mischia, che trovò la zampata vincente di Celiento, Al 31’ però Panico prese per mano la Lucchese e s’inventò una magia, una semirovesciata al volo con coordinazione perfetta sul cross da calcio d’angolo di Di Quinzio indirizzato sul secondo palo, che s’insaccò nell’angolino lontano, quello alla sinistra della porta difesa da Tozzo, che potè guardare la sfera entrare in rete. Un gol da vedere e rivedere, forse il più bello della stagione: al Manuzzi fu ancora 1 a 1.