Viareggio - La manifestazione, organizzata dal comitato No Asse e La Lecciona non si Tocca ha richiamato a Viareggio partecipanti anche dalle province vicine, per dire no al nuovo piano del Parco, alla base di Coltano e all'asse di penetraizone
In centinaia hanno risposto all’appello del comitato No Asse per la manifestazione contro quelli che gli ambientalisti considerano come i grandi pericoli a cui sta andando in contro il parco San Rossore Migliarino Massaciuccoli, ovvero i confini del nuovo piano del parco che è in approvazione in Regione Toscana, la realizzazione della base militare di Coltano e, questione annosa e da sempre avversata dalle associazioni ambientaliste viareggine, la realizzazione dell’asse di penetrazione a sud dello stadio dei Pini.
Sono stati circa trecento gli aderenti alla marcia che ha preso il via da piazza Margherita per poi attraversare la città e terminare proprio allo stadio dei Pini. Tante le sigle che hanno sfilato a fianco del comitato No Asse e della Lecciona non si Tocca, provenienti anche da Pisa e da Massa. A dare il via alla sfilata, gli interventi di Legambiente, Italia Nostra e del coordinamento ambientalista versiliese.
Poi il corteo si è snodato per Viareggio intonando slogan che hanno preso di mira – principalmente – il presidente del Parco Bani, quello della Regione Giani e il sindaco Del Ghingaro. I responsabili, secondo i manifestanti, di un’operazione di progressivo ridimensionamento dei confini del parco e delle sue funzioni di tutela ambientale.