Con il FAI alla scoperta del Rifugio della Martana

Con il FAI alla scoperta del Rifugio della Martana

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

Massa - La delegazione di Massa del Fondo Ambiente Italiano, in occasione delle visite di autunno, ha aperto ai visitatori il rifugio antiaereo della Martana, una galleria di 500 metri scavata nella rocca del Castello di Malaspina

 

Un lunga galleria che per 500 metri è stata scavata nel cuore della rocca del Castello di Malaspina.

Si tratta del rifugio antiaereo della Martana, situato nel centro storico della città di Massa, il più grande ricovero antiaereo costruito nella provincia, capace di ospitare migliaia di persone.

E’ questo il luogo scelto dalla delegazione di Massa del FAI, Fondo Ambiente Italiano, per le visite delle giornate d’autunno.

Il rifugio venne realizzato in circa un anno di lavoro tra il 1942 e il 1943 da minatori veneti provenienti da Belluno. Dopo l’ordine di sfollamento della città emanato a settembre 1944 dal comando militare tedesco, il rifugio venne occupato dalle truppe naziste che vi installarono cucine da campo e i propri soldati impegnati nel presidio della Linea Gotica.

Dopo la fine della guerra il rifugio rimase chiuso per sessant’anni venendo recuperato nel 2006.

Uno dei beni che il FAI ha aperto straordinariamente in occasione delle giornate di autunno e che ha riscontrato un enorme successo di pubblico.

Tanti anche i massesi che hanno voluto visitare per la prima volta questo luogo così carico di storia e che ha visto tornare anche alcuni dei residenti che il rifugio lo dovettero utilizzare proprio durante quegli anni.