Consiglio comunale sul Monoblocco, i comitati: “No alla demolizione”

Consiglio comunale sul Monoblocco, i comitati: “No alla demolizione”

Redazione

di Redazione

CARRARA - Dopo l'ultima riunione della “cabina di regia” istituita per continuare a fare il punto sugli interventi previsti nel piano di riorganizzazione dell’Azienda USL Toscana nord ovest, si è tenuto a Carrara un consiglio comunale straordinario sul Monoblocco.

Dopo l’introduzione della sindaca Serena Arrighi, che ha ribadito che la struttura necessita di interventi urgenti e necessari per adeguarla anzitutto alle normative, ma anche per renderla più funzionale alle esigenze della sanità attuale, hanno preso parola la direttrice generale di Asl Toscana Nord Ovest Maria Letizia Casani, l’Ingegner Simoncini e il Dottor Biselli che hanno riassunto ai presenti le azioni che sono in corso sulla palazzina H Monterosso e sul Monoblocco e le decisioni che sono state prese per migrare i servizi verso i prefabbricati, che ospiteranno ambulatori mobili, il NOA e la RSA di Fossone.
È stata poi data la parola ai comitati che sono stati rappresentati da Paolo Biagini, Valeria Pedrini del Comitato Salute Pubblica e Renzo Barbieri, del sindacato FIALS.
Il malcontento dei comitati, che rappresentano la voce dei 7000 cittadini che hanno firmato la petizione contro la demolizione del monoblocco e il dislocamento dei servizi, è stato chiaramente espresso. I cittadini non accettano l’atteggiamento, considerato “torbido e nebuloso”, dell’amministrazione, che non ha ancora chiaramente espresso quanti piani verranno demoliti e in quale misura verrà ristrutturato il Monoblocco, struttura che potrebbe “essere adeguata alla normativa sismica senza necessità di dimissione anche parziale”. Inoltre i comitati, impauriti dalla possibilità che il NOA venga sopraffatto dalla pressione che risulterà dallo spostamento di servizi, chiedono che venga aperto un punto di primo soccorso e punto di emergenza territoriale e vengano mantenuti e potenziati i servizi sanitari secondo quanto sottoscritto nel piano attuativo locale del 2013.
Al termine dell’intervento di Paolo Biagini, le firme raccolte sono state consegnate simbolicamente all’assessore regionale alla Sanità Simone Bezzini affinché riporti alla Giunta regionale e al presidente Giani l’indignazione e la contrarietà che i cittadini lamentano.