FORTE DEI MARMI - Nessuno scambio di volumi tra la Greppia e l'ex Teti. Il sindaco Bruno Murzi - sollecitato in Consiglio dall'ex deputato Umberto Buratti - smentisce le voci sull'operazione immobiliare relativa al vecchio stabile Telecom sul lungomare
Scintille tra il sindaco Bruno Murzi e l’ex sindaco e deputato Umberto Buratti in Consiglio comunale sul futuro dell’ex Greppia, l’edificio fatiscente di proprietà privata che sorge accanto alla Chiesa di Forte dei Marmi e che l’attuale amministrazione intende buttare giù per realizzarvi una piazza.
Ad accendere lo scontro è stato proprio il consigliere di opposizione Buratti che ha promosso una raccolta di 450 firme per chiedere un percorso partecipativo. Quello della Greppia è un tema che ha già diviso in campagna elettorale e oggi ancora più discusso dopo che il proprietario ha acquistato anche l’ex Telecom, il grande edificio sul lungomare in zona pontile, dove potrebbero sorgere appartamenti di lusso e per il quale il titolare ha chiesto un aumento di volumi tramite osservazione al piano operativo. Il sospetto è che vi sia un intreccio di interessi tra la demolizione della Greppia e l’operazione sull’edificio Teti.
Il sindaco Murzi ha però smentito ufficialmente, escludendo aumenti (o scambi) di volumi per l’ex Teti e affermando che o si farà una piazza alla Greppia e rimarrà al privato. Bocciate le ipotesi di farvi la caserma dei Carabinieri o un centro sociale perché l’operazione, secondo il sindaco, non si sosterrebbe economicamente.